Una volta ti vengo a trovare!

La depressione è la vera protagonista di questa commedia che oscilla fra l'ironia con punte di comicità e il dramma. Invocando Dio un quarantenne in piena crisi depressiva se lo trova davanti in carne e ossa. Il Padreterno decide dunque di manifestarsi e portare soccorso ad Attilio, che ben presto scoprirà che il percorso di risalita dall'antro oscuro in cui si trova è molto più tortuoso di quanto si possa immaginare, ma anche Dio ha i suoi problemi da affrontare che nel dipanarsi della vicenda vengono a galla incrociandosi con quelli di Attilio e generando un reciproco sostegno. Il tutto inframezzato da una zia svampita e divertente che porta una nota di leggerezza accompagnando lo spettatore nell'alternanza di stati d'animo ed emozioni che si concludono in un arricchimento reciproco fra i due protagonisti.

Non è un testo religioso, anzi il Dio esposto è molto concreto e distante da ogni concetto di rito, ma i temi della sua esistenza e del suo agire sono affrontati per essere oggetto di una ricerca sottile del senso della vita e della fede.