giovedì 2 maggio 2019

Sono salito sul carro di Tespi

Carro di Tespi
Fonte: Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcellona
Con queste parole Roberto Herlitzka, grande attore e caratterista (è Aldo Moro in "Buongiorno notte", il cardinale ne "La grande bellezza" oltre a tanti altri ruoli impegnativi impersonati in una vita dedicata alla carriera artistica trascorsa fra cinema e teatro), descrive la sua decisione da ragazzino di dedicarsi al teatro. Lo dice al Teatro Petruzzelli di Bari martedì 30 aprile (vedi l'articolo dell'agenzia ANSA) in occasione del Bif&st 2019 davanti ad un pubblico entusiasta cui offre una bella lezione di recitazione.

Ma cosa vuol dire "salire sul carro di Tespi"? Chi era Tespi? Di lui si sa poco, anche i ritratti o immagini che lo riguardano sono piuttosto approssimativi e con qualche dubbio di appartenenza.
Per una maggiore conoscenza suggerisco la lettura della voce a lui dedicata su Wikipedia.

Tespi inventò la figura dell'attore che fino alla sua comparsa nella storia del teatro era assolta dal coro. Con l'invenzione dell'attore (spesso l'autore del testo), che dialogava con i coreuti, il suo contributo al teatro come lo conosciamo è decisiva. Come tutte le grandi innovazioni essa produsse anche reazioni, fu così che si trovò in contrasto con Solone (figura politica importante e molto innovativa per l'epoca di cui consiglio la lettura del profilo sull'Enciclopedia Treccani online o su Wikipedia). In buona sostanza Solone, molto attento ai costumi dell'epoca, era contrario all'introduzione dell'attore poiché non solo non ne vedeva la necessità ma trovava rischioso introdurre la finzione scenica da un punto di vista morale. Tespi abbandonò le rappresentazioni nei recinti propri delle rappresentazioni teatrali e allestì un carro che che si spostava di villaggio in villaggio dotato di un suo palco smontabile. [Fonte Storia del teatro - Utet]

Tespi con il suo carro rappresenta una metafora molto bella per chi si avvicina al teatro, poiché è la figura che meglio ne rappresenta l'essenza: arte libera che non si piega al potere ma che manifesta la propria indipendenza attraverso una divulgazione capillare.

Oggi le cose si sono evolute e nel corso dei secoli il teatro è stato anche assoggettato al potere ma l'essenza di quella innovazione è nello spirito libero e costruttivo che assume la rappresentazione teatrale.

Molti ostacoli si devono superare per portare in scena le proprie rappresentazioni, primo fra tutti quello economico che crea a volte forme di compromesso che possono anche snaturare il significato originale di un'opera, soprattutto nel teatro minore, quello locale di cui si fa fatica a vivere ma che rappresenta per questo un eroico avamposto della creatività artistica della rappresentazione.

"Salire sul carro di Tespi" significa compiere un passo importante, decisivo, carico di valori e significati legati al concetto di libertà e indipendenza. Valori non sempre facili da sostenere ma che valgono la pena di essere perseguiti poiché il piacere di vivere è sterile se non viene condiviso.