E se poi, dopo averlo letto, viene voglia di leggere "Il paradosso dell'attore" sarà un bel regalo che ci saremo fatti per soddisfare la sete di conoscenza... e magari se lo regaliamo anche per Natale sarebbe una gioia ancora più grande.
"Io sono ignorante. Lo dico senza falsa modestia. Ignoro moltissime cose, la loro genesi, il loro inserimento nei discorsi e così via. Per questo motivo quando leggo un libro mi avvalgo della presenza del cellulare al mio fianco. Un po' perché se quello che leggo non mi interessa molto devio la mia attenzione su Candy Crash per qualche minuto, ma in realtà utilizzo il cellulare per andare su Internet e cercare una spiegazione ad una parola, una citazione che sto leggendo e che non conosco... (l'ho detto all'inizio: sono ignorante).
Adesso sto avidamente leggendo La misura del tempo di Carofiglio. Tralascio i commenti sul libro perché scenderei nell'enfatico e sarebbe un po' imbarazzante, ma vorrei condividere con voi una ricerca che ho affrontato leggendo le pagine del mio avvocato preferito, Guido Guerrieri. La citazione è "L'esprit de l'escalier". Carofiglio la butta li come se fosse una citazione comune... per lui forse, non per me che sono ignorante. Allora mollo il libro e afferro il cellulare... Google... traduttore dal francese... Lo spirito delle scale. Fin lì c'ero arrivato pure io anche se non conosco il francese.
Ma che vuole dire questa citazione?
Il contesto in cui era stata citata era relativa ad una testimonianza di una madre in tribunale per cercare di salvare il figlio da una pesante condanna per omicidio, Durante l'interrogatorio il Pubblico Ministero tira fuori ad arte una vecchia situazione giudiziaria che riguardava la signora e lei rimane imbarazzata e farfuglia qualcosa di non chiaro che la mette in cattiva luce nei confronti del Giudice... non sto a spoilerare il libro perché vi invito a leggerlo caldamente, ma cosa c'entrava L'esprit de l'escalier con questa situazione?
Allora approfondisco ed esco dal traduttore e vado sulla ricerca generica della citazione e scopro un mondo... Cito testuale da Wikipedia:"A coniare l'espressione, dando il nome al fenomeno, è stato il filosofo illuminista Denis Diderot, nel Paradosso sull'attore. Durante una cena a casa di Jacques Necker gli fu opposta un'obiezione che sul momento riuscì ad azzittirlo lasciandolo senza argomenti, in quanto, come egli spiega, «l'homme sensible, comme moi, tout entier à ce qu'on lui objecte, perd la tête et ne se retrouve qu'au bas de l'escalier» ("L'uomo sensibile, come me, colpito dall'argomentazione data a suo sfavore, perde la testa e non la ritrova se non in fondo alle scale")".
Nel giro di qualche minuto ho riportato alla mente Diderot, che ricordavo solo come enciclopedista illuminista e basta, mi ha fatto conoscere Il Paradosso dell'attore, libro che dovrò acquistare perché in quanto attore io sono esattamente un paradosso, mi ha riportato all'Illuminismo, conosciuto in modo approssimativo solo sui banchi di scuola..... Un fenomeno che Carofiglio ha citato en passant e che a me ha aperto un mondo. Ecco perché affermo la mia ignoranza a gran voce e adesso dopo questo sproloquio da anziano mi faccio una partitina a Candy Crash per allevare con amore la mia ignoranza..."
Giulio Liberati